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I dispositivi di attivazione automatica del paracadute di riserva
I dispositivi di attivazione automatica oggi sono conosciuti con l’acronimo AAD, ovvero Automatic Activation Device che tradotto dall’inglese vuol dire per l’appunto dispositivi di attivazione automatica. Hanno rivoluzionato la sicurezza nel mondo del paracadutismo sia esso militare che civile, in quanto possiamo saltare da un aereo, andare in caduta libera a velocità superiori a 200 km/h e muoverci nell’aria con la massima libertà, ma tutto questo può portare ad una domanda:
Se non apri il paracadute?
Potrebbe verificarsi uno scenario in cui un paracadutista perde la consapevolezza dell’altezza durante il lancio, anche se questa è una delle cose più importanti insegnate durante il corso di paracadutismo, oppure il paracadutista ha avuto un problema di salute o una collisione in caduta libera con un altro paracadutista tale da far perdere la coscienza. Da questo si deduce che negli anni addietro, in mancanza di dispositivi opportuni, l’impatto con il suolo da parte del paracadutista era inevitabile nel caso quest’ultimo, non effettuava nessun intervento manuale per aprire un paracadute.
Il funzionamento dei dispositivi di attivazione automatica
Il loro funzionamento consiste nel tenere traccia dell’altitudine e della velocità di caduta libera misurando la pressione atmosferica e quando questo identifica che è stata superata la velocità al di sotto di una soglia di altezza, il dispositivo interviene effettuando l’apertura del paracadute di riserva o emergenza.
Praticamente tutti gli AAD progettati per il paracadutismo hanno una combinazione di parametri per definire la loro attivazione. Una certa altezza e una certa velocità verticale li rendono attivi.
Le origini dei dispositivi di attivazione automatica
La ricerca e l’innovazione hanno apportato negli anni, importanti migliorie soprattutto in termini di sicurezza fino alla realizzazione di dispositivi, i quali installati all’interno dei materiali utilizzati per i lanci, permettono l’apertura in maniera automatica del paracadute. I primi modelli di dispositivi di attivazione automatica, risalgono agli anni 80 ed erano completamente meccanici, senza parti elettroniche e batterie come per le moderne versioni; solo nel 1991 Helmut Cloth inventa il primo dispositivo di attivazione automatica affidabile oggi nota come CYPRES (CYbernetic Parachute RElease System).
Primi modelli di AAD
FXC 12000
Recente modello di AAD
CYPRESS 2
Manuali dei dispositivi di attivazione automatica
Tipologie di dispositivi di attivazione automatica
Nel corso degli anni le varie aziende produttrici, hanno sviluppato modelli specifici di dispositivi di attivazione automatica in base alla tipologia lancio in cui questi vengono utilizzate; per esempio un lancio in tandem ha dei parametri diversi da un lancio singolo che a sua volta ha dei paramenti diversi rispetto ad un lancio di un corso Aff. Qui di seguito nella tabella, sono riportati i parametri di attivazione per delle tipologie di dispositivi di attivazione automatica, questi parametri possono variare tra produttori.
AAD per Esperti
AAD per Tandem
AAD per Studenti
AAD per Vele Veloci
La normativa italiana in merito ai dispositivi di attivazione automatica
Anche se la normativa italiana in merito ai lanci con paracadute, non obbliga l’installazione di dispositivi di attivazione automatica nei materiali utilizzati dagli esperti, difficilmente una scuola di paracadutismo permette di far saltare un paracadutista sprovvisto. Il prezzo di questi dispositivi variano in base al produttore, ma mediamente il loro valore è di 1200 euro, un prezzo irrisorio per un dispositivo che salva la vita di un paracadutista.
Una tra le aziende leader nella produzione di dispositivi di attivazione automatica, è la Airtec GmbH & Co con il suo prodotto Cypres, che dal 1986 da quando è stata venduta la prima unità, ha prodotto oltre 224.000 unità e più di 4000 paracadutisti sono stati salvati dalla morte.